Intervista di Sara Barbanera a Simone Pregnolato - Informatore Coop

Volgare, con gusto. Le ricette del più antico trattato di cucina scritto nella lingua di Dante 

 è il titolo dell'intervista di Sara Barbanera a Simone Pregnolato, che, nell’ambito del progetto “AtLiTeG”, ha curato la nuova edizione critica del Ricettario riccardiano, il più antico ricettario culinario italiano. 

Nell'intervista, pubblicata sul numero di dicembre dell'Informatore Coop, si legge:

"Il testo è il capostipite di un insieme di ricettari trecenteschi detti “Dei XII ghiotti”, per il fatto che le ricette erano pensate per cene con dodici commensali, che gli studiosi ottocenteschi hanno accostato ai dodici ghiotti della “brigata spendereccia”, citata anche da Dante nel CantoXXIX dell’Inferno: «Dal ricettario - continua Pregnolato - emerge uno spaccato della tradizione culinaria riservata ai ricchi appartenenti all’alta borghesia urbana che amavano spendere tanto per mangiare cibi elaborati, preparati certamente da un cuoco che, possiamo presumere, sia anche l’autore delle ricette, scritte come oggi, usando la seconda persona singolare, con frasi semplici e istruzioni dettagliate: “Se vuoi fare la torta parmigiana...”. Insomma, un vero e proprio ricettario, pensato per un uso pratico, scritto con una grafia non elegante, di tradizione corsiva di base notarile, con tanti termini ancora oggi in uso, come ad esempio fegatelli, migliaccio, frittelle".

Qui l'intervista completa

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